Le piante di Natale tossiche per il cane, quali sono e che sintomi provocano.
Il Natale è alle porte e come tradizione vuole nelle nostre case non mancherà di certo una stella di Natale, del vischio o un rametto di agrifoglio; tutte piante ornamentali che ci trasportano nell’atmosfera magica delle festività ma che si potrebbero trasformare in un vero pericolosi per i nostri cani.
Tutte e tre le piante infatti sono tossiche/velenose per i nostri amici a 4 zampe e pertanto è bene avere qualche accortezza tenendole lontane e in posti inaccessibili alle loro fauci.
VISCHIO
Appartenente alla famiglia delle Lorantacee, il vischio è un arbusto perenne sempreverde semiparassita che si sviluppa spontaneamente nelle aree boschive d’America e d’Europa. Questa pianta, il cui nome scientifico è viscum album, si sviluppa a forma cespugliosa e tondeggiante, con rami sempreverdi e presenta fiori e bacche globose. Le bacche sono piene di un liquido vischioso dal colore biancastro che è potenzialmente tossico per cani e gatti.
Le bacche contengono viscotossine e sono molto velenose: causano movimenti scoordinati, eccessiva dilatazione della pupilla dell’occhio, diminuzione del ritmo cardiaco e della temperatura, sete eccessiva, problemi respiratori, vomito e dissenteria accompagnati anche da forti dolori addominali, convulsioni, coma, fino alla morte.
STELLA DI NATALE
L’Euphorbia pulcherrima più comunemente conosciuta come Stella di Natale, appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae e contiene all’interno del suo tronco e dei suoi rami una sostanza lattiginosa irritante per la pelle ma soprattutto altamente tossica per i cani. Può causare irritazione delle mucose e dell’apparato digerente, salivazione eccessiva, problemi digestivi e diarrea.
AGRIFOGLIO
L’agrifoglio appartiene alla famiglia delle Aquifoliacee ed è conosciuto anche con il nome di pungitopo. I principi attivi che contiene, come licina e tannini possono rappresentare un pericolo per gli animali domestici; l’elevato contenuto di sostanze emetiche e purganti associato ad un consumo eccessivo (circa 20 bacche) possono anche causare la morte. I sintomi di un’intossicazione causata dall’ingestione di agrifoglio possono consistere in diarrea, vomito, eccesso di salivazione, inappetenza e affaticamento dell’animale con gravi conseguenze all’apparato gastro-intestinale. Le foglie contengono metilxantine, cianogeno e saponine, sostanze che causano forti disturbi fino a provocare uno stato di torpore o comatoso, nei casi più gravi può sopraggiungere anche la morte.
Cosa fare allora? E’ bene posizionare le piante in posti dove i nostri amici non possono arrivare e fare molta attenzione anche ad eventuali foglie e bacche che potrebbero staccarsi e cadere in terra diventando così preda facile per i nostri cuccioloni.
Nel caso in cui il nostro cane ingerisca o mastichi una di queste piante è opportuno provocare immediatamente il vomito facendogli ingerire un pugno di sale o dell’acqua ossigenata al 3% così da limitare alle tossine di entrare in circolo e rivolgersi subito al veterinario. Se invece compare uno dei sintomi e non si ha la certezza né del tempo trascorso dall’ingestione né della sostanza ingerita è bene ricorrere subito ad un veterinario.
In ogni caso sintomi e conseguenze possono variare di molto in base alle quantità ingerite e alla stazza del cane. Nel dubbio rivolgetevi sempre al vostro veterinario di fiducia.
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